Turarsi il naso: si o no?


Il referendum si avvicina. E’ una buona notizia, visto che non sopporto più di sentirne parlare. Dicono di turarsi il naso e votare SI. Oppure di turarsi il naso e votare NO. Ho capito (niente).

Ma cosa devo fare IO che ho subìto un intervento per farmi APRIRE IL NASO E RESPIRARE MEGLIO? Nessuno me lo ha spiegato.

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Sting, il Bataclan e altri strani pensieri…


E niente, cosa ti devo dire?

Mi piace un casino Sting, non parliamo dei Police, ho visto almeno due suoi concerti; invidio il suo aspetto fisico, il suo talento, eccetera.

Però, come dire? Vedere che fa un concerto per ricordare l’orribile e pazzesca strage di Parigi di un anno fa, mi mette a disagio.

In realtà NON è LUI che mi mette a disagio, ma la scelta degli organizzatori. Non so se un concerto rock sia il modo migliore per ricordare dei morti, ecco. Anche se fosse stato un altro concerto avrei avuto le stesse riserve.

Insomma, mi pare che il messaggio che passa sia: difendiamo i nostri valori, che sono quelli di poter ascoltare la musica (rock, disco, liscio, country, eccetera), di bere l’aperitivo e di viaggiare dove si vuole – tutto questo se si hanno soldi.

Se fosse così, mi sembrerebbe che quei morti siano morti per delle stupidaggini. Simpatiche, ma stupidaggini.

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Denuncia di fine amorTIM


Gentile  signorina Tim
le scrivo per l’ultima volta, sono deluso da lei, questa è una lettera triste, d’addio.

Lei sa che mi hanno rubato l’IPhone che usavo per lavoro e anche per diletto, ma non è per questo che sono deluso da lei.
Non è certo colpa sua, ma mia. Così come sono consapevole che, avendolo comprato a rate, devo finire di pagarle: giusto.

Il fatto è che mi aspettavo, essendo suo innamorato cliente dal 1994, che lei mi dicesse che le spiaceva e che, per farmi sentire meno triste, mi avesse, che so, fatto un piccolo sconto sul nuovo telefono oppure una qualche cortesia o qualcosa d’altro.

E invece niente.

Ti hanno rubato il telefono? Comprane un altro!
Vuoi chiudere il contratto del vecchio rubato? Paga la penale. La penale per essere stato derubato.
Per i vecchi innamorati clienti non è previsto… nulla!

Evidentemente sono un uomo d’altri tempi; quando si faceva la fila per acquistare il primo cellulare, ma si era felici e innamorati.

Ora siamo diventati solo anonimi consumatori. Ma i tempi sono cambiati, così vanno le cose, adesso.

Perciò ho capito che io sono innamorato di lei, ma lei non mi vuole più bene.
E allora, penso che sia triste, ma anche giusto lasciarla: andrò con un’altra compagnia telefonica, prima di essere nuovamente deluso.

Addio mia un tempo amata TIM!

Con ossequi

Stefano Dottor Preto

335-833-71-85

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Ma come cavolo parli?


Non ho capito perché ci siamo messi a parlare così male; i concetti non si sentono più, al loro posto slogan che non vogliono più dire niente, se non che non sappiamo cosa dire. Il risultato fa schifo; guarda qua, una prima hall of fame.

TIRA FUORI GLI ATTRIBUTI: non puoi dire ad uno di alzare la voce o di farsi rispettare o di prendere una decisione? No, con linguaggio che non lascia spazio all’immaginazione, gli devi dire di tirar fuori i coglioni, come se gli attributi fossero solo quella roba lì; e le donne? Li tirano fuori anche loro.

ECCELLENZE DEL MADE IN ITALY: che poi significa che siamo bravi a far da mangiare e da bere, anzi, che siamo i migliori del mondo e che gli altri fanno solo schifo, al massimo copiano male. E tutto il mondo vorrebbe venire da noi che siamo bravi, simpatici, organizzatissimi ad accogliere folle festanti, affamate e assetate di eccellenze.

FUORI DAL TUNNEL: non siamo in autostrada, non siamo in macchina; se siamo in un momento difficile e – forse – ne stiamo uscendo, troviamo un altro modo di dirlo, visto che dopo il tunnel possiamo sempre trovare un TIR sulla nostra strada?

OGNUNO DEVE FARE LA SUA PARTE: ma con chi ce l’hai? E poi: qual’è la mia parte? Non va bene quello che faccio ora? Cosa dovrei fare? Mi dite qualcosa se faccio bene? Che fa il paio con RIMBOCCHIAMOCI LE MANICHE:  a parte che non fa più così caldo, ma cosa vuoi dire? Ci mettiamo a spalare neve, fango o… cacca?

MILF: anche le donne – non giovanissime – si attribuiscono questa qualità, che è un acronimo preso pari pari dal mondo del porno e che significa: una mammina che mi piacerebbe scoparmi. Ah, che bello quando una donna dice di sè: sono una bella milf, che ne dici? Ti piacerebbe! Hai idea di cosa significa?

CI SERVE UN BOMBER: a parte che il bomber è anche un giaccone, qua è facile; gli italiani pensano sempre che uno (una mai eh?) da solo possa cambiare l’Italia, l’azienda, il condominio o che ne so. Comunque non serve un calciatore che faccia goal; casomai uno che ci capisca (o che tiri fuori gli attributi?).

 

 

 

 

 

 

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OFFRESI LAVORO DI ALTA RESPONSABILITA’ A STIPENDIO ZERO


Una società statunitense ha pubblicato un annuncio di lavoro; si ricercava un Responsabile Operazioni, ruolo di altissima responsabilità aziendale, ma che non ha ancora un budget. In sostanza lo stipendio è uguale a zero, nonostante siano richieste alte conoscenze di economia, negoziazione, arti culinarie. Sono previste non meno di 135 ore di lavoro a settimana, che aumentano nei periodi festivi, come Natale, Pasqua, eccetera.

Hanno risposto a questo (FALSO) annuncio alcune persone da tutto il mondo;  tramite Skype si è tenuto il primo colloquio per conoscersi reciprocamente. Il risultato è esilarante: vedere le reazioni dei candidati che fanno domande per capire meglio e danno delle prime risposte essi stessi; è un lavoro da pazzi, dice qualcuno. Guardare poi il tipo pelato che chiede se sono previste pause durante il lavoro. Il consulente gli risponde che NO, non sono previste pause, e quello rimane con una faccia… Da vedere.

Da vedere anche come va a finire. Anche se non capite bene l’inglese basta guardare le facce.

 

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World’s Toughest Job Unlimited hours. No breaks – YouTube


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Depressi o assassini?


Capita spesso; quando qualcuno nel mondo uccide qualcun altro: moglie, figli, parenti vari o, ahimè, centocinquanta persone, in modo efferato o spettacolare, i media, almeno all’inizio, parlano di “depressione”.

La “depressione” è la facile spiegazione per quello, che è difficile da spiegare e ancora più difficile da capire. E’ una spiegazione così facile che non è vera.

Chissà come si sentiranno i veri malati di depressione, bipolare o cronica, curata con psicofarmaci o con psicoterapia o con entrambe, che cercano di superarla o di imparare a conviverci.

Secondo me chi chiude fuori dalla cabina il pilota di un aereo, per schiantarlo contro la montagna, portandosi dietro nella morte tante persone che non c’entrano nulla, non è depresso; anzi, la depressione, non sa nemmeno cosa sia.

E fa tanta paura, perché è difficile capire perché uno fa certe cose. E’ molto complicato capire i perché di un assassino.

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In difesa dell'(ex) Ministro Lupi


Che c’è di male nel dare una mano al proprio figlio che cerca lavoro?

Vorrei sapere: cos’ha fatto di male il signor Maurizio Lupi nel telefonare ad un Dirigente del Ministero? Voleva solo dare una mano al figlio appena laureato e ancora indeciso e insicuro del suo futuro…

Anche mio padre fece lo stesso con me, tanti anni fa, appena mi laureai. Non ci vedo nessuno scandalo. Lo fanno tutti i padri premurosi ed orgogliosi dei propri figli.

Per quello che si legge nei giornali, l’ex Ministro ha chiesto al suo Direttore Generale di parlare con il figlio (anche lui appena laureato), al quale ha procurato un lavoretto, ma solo perché laureato con 110 e lode e bravo e meritevole e che comunque si sarebbe fatto strada anche da solo.

Il Direttore Generale l’ ha fatto solo perché sono amici di famiglia, che cavolo! E se gli ha regalato un orologino da 10.000 € che vorrà mai dire! Un amico di famiglia all’epoca mi regalò una penna di buona plastica, e allora?

E se poi al figlio lo stesso Direttore Generale ha procurato un lavoro in America, lo ha fatto solo perché erano amici di famiglia, e perché il ragazzo è bravo e se lo merita e comunque si sarebbe fatto strada anche da solo in America. Non certo perché doveva farlo “scappare” dagli ambienti legati al Ministero…

Il mio papà era capo reparto in un’azienda metalmeccanica e mi fece ottenere dal direttore un appuntamento, per chiarirmi le idee, io appena laureato e ancora indeciso e insicuro del mio futuro e per darmi una mano ad entrare nel mitico mondo del lavoro. Il tenore del colloquio fu più o meno questo: “giovanotto, chi te lo fa fare ad entrare in una fabbrica metalmeccanica, dove tutti gridano, c’è un caldo infernale e un rumore assordante? Ti consiglio tutto, ma non di venire a lavorare qui. Oltretutto gli stipendi sono bassi”.

Risultato: non ho mai lavorato in quella fabbrica e nemmeno nel settore metalmeccanico.

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Alzheimer e lo studio del Cinese


Dicono che nel prossimo futuro, il 50% degli anziani sarà affetto dal morbo di Alzheimer. Il 50 % vuol dire tanta gente.

Non ci sono cure per questa malattia devastante; sembra solo che alcuni comportamenti possano prevenire e ritardare l’insorgenza della malattia. Non so se sia vero o se sia una storia che ci raccontano, pare però che, per esempio, studiare una lingua nuova sia un modo per tenere in allenamento memoria e concentrazione, con questo allontanando il momento in cui ci si ammalerà.

Per non perdere altro tempo, con la segreta speranza di ritardare l’arrivo del cavaliere nero che ruberà la mia memoria, mi sono iscritto (e frequento) un corso di cinese.

Imparare tanti nuovi simboli e significati obbliga all’uso intenso della memoria; ma è anche faticoso mantenere la concentrazione, visto che le lezioni sono serali.

Ma lo so già. Farò tanta fatica, impiegherò tanta memoria, ma mi perderò lo stesso.

Ecco, l’ho detto. Ma stavo solo scherzando.

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